martedì 6 gennaio 2015

6 gennaio 1999: muore Michel Petrucciani

Nelle ore in cui in Italia e nel Mondo si celebra tristemente la scomparsa di un grande musicista come Pino Daniele, ricorre anche l'anniversario della morte del pianista francese Michel Petrucciani. Era il 6 gennaio 1999, quando a soli 37 anni la breve, ma intensa, vita di Petrucciani finiva a causa della sua malattia.
Michel era una forza della natura all'interno di un corpo pesantemente punito dalla stessa.


Egli infatti quando nacque, a Orange in Francia, il giorno di Santo Stefano del 1962, risultò affetto da una rara malattia genetica chiamata Osteogenesi imperfetta. Una patologia (vedi link) che oltre ad altri sintomi impedisce la crescita e deforma le ossa. Il risultato per il povero Michel fu quello di avere un corpo deforme e piccolo (circa un metro).
Ma, grazie al padre chitarrista jazz, la sua patologia diventò la sua energia vitale. Rialzati i pedali del pianoforte, Petrucciani, passava le ore della sua infanzia a suonare e già 13 anni era un virtuoso della tastiera.

La sua musica, contrariamente a quanto si può pensare, è dinamica, allegra, intensa e suggestiva.
Ma anche i suoi concerti lo erano!

Di lui ho stupendi ricordi. Ho avuto il privilegio di vederlo 5-6 volte in Italia ai suoi concerti. Momenti straordinari di musica in cui il tempo prima si fermava e sembrava eterno e poi in un attimo era volato via. Il tempo che per lui era tiranno. Ricordo una sua intervista a Musica Jazz all'inizio degli anni '90, quando lui raccontava, con grande consapevolezza, che la sua vita sarebbe stata molto breve e non aveva tempo per fermarsi.

Su tutti ricordo Ravenna Jazz, anni '90, alla Rocca Bracalone, Michel Petrucciani in trio con Jim Hall, chitarra e Wayne Shorter, sax (musicista che ha collaborato anche con Pino Daniele).
Una serata deliziosa, direi quasi da estasi, con un Petrucciani particolarmente in vena, prima portato in braccio, verso il piano, da un gigantesco nero, con cui ironizzava sulla differenza di stazza. Poi in piedi vicino allo sgabello, mentre ballava durante gli assoli di chitarra di Jim Hall. Momenti intensi.

La musica di Michel ha accompagnato quasi tutta la mia vita (come quella di Pino, del resto), coccolandola nei momenti più difficili e arricchendola in quelli maggiormente felici. Grazie Michel, per tutto.

Nel 2011, il regista Michael Redford, ha girato un film-documentario su Michel Petrucciani, intitolato Michel Petrucciani: Body and Soul. Ecco il link per guardarlo, merita.

Per tutte le informazioni sulla sua storia, vi lascio al suo sito ufficiale.