lunedì 28 luglio 2014

29 luglio 1976, Tina Anselmi la prima donna al governo italiano

Il 29 luglio 1976, con la nomina a Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel terzo governo di Giulio Andreotti, la democristiana veneta, Tina Anselmi, diventa la prima donna italiana a ricoprire un ruolo di Ministro nella storia della Repubblica.


Nata a Castelfranco Veneto (TV) il 25 marzo 1927, dopo aver fatto parte della Resistenza durante la guerra, si iscrive alla Democrazia Cristiana, insegna in una scuola elementare e  intraprende una carriera nel sindacato. Nel 1968 entra in Parlamento, dove resterà fino al 1992. Dopo la storica nomina a Ministro nel 1976, dal 1978 al 1979 fu anche Ministro della Sanità in due governi Andreotti. Fu promotrice di una legge sulle pari opportunità e diede vita al Servizio Sanitario Nazionale.
Dal 1981 al 1985 fu presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla Loggia Massonica P2.

Quella delle donne in politica è un tasto delicato, e sofferente nell'intero nostro pianeta. Nonostante gli sforzi, ad oggi sono 80 i paesi del mondo (vedi post di Sancara), circa il 40%, che sono stati governati almeno un giorno da una donna, mentre restano poche le donne al comando.
L'Italia, a dispetto dell'impresa relativamente precoce della Anselmi, è tra i paesi che non hanno mai avuto un Primo Ministro o un Presidente a capo del governo o dello Stato.

giovedì 17 luglio 2014

17 luglio 1967, muore John Coltrane


John William Coltrane è stato sicuramente uno dei più grandi artefici ed interpreti della musica jazz. Ancora, a quasi 50 anni dalla sua morte, generazioni di musicisti si confrontano con le sue idee, le sue tecniche e i suoi assoli. Il sax di Coltrane è stata, ed è ancora, una voce del mondo che continua ad affascinare e a dare sublimi emozioni.

Quando a soli 40 anni, il 17 luglio 1967, Coltrane muore per un tumore al fegato, lascia un vuoto incolmabile e al tempo stesso un patrimonio musicale enorme.

Inutile raccontare chi era e cosa ha suonato Coltrane, altri lo hanno fatto con grande maestria. Nel ricordare il giorno della sua morte a me non resta che ascoltare (e far ascoltare, se avete piacere) quella che io ritengo l'assoluto capolavoro dei John Coltrane e aggiungere un breve ricordo personale.

 https://www.youtube.com/watch?v=TmD16eSy-Mg

Ho conosciuto la musica di John Coltrane da adolescente, durante le scuole medie: era il 1977. Assieme a Marco, indimenticabile compagno di ore trascorse a sentire quella musica, abbiamo assaporato ogni nota e ogni frase del sassofono di John Coltrane. Un sapore che per sempre è rimasto e rimarrà sul mio corpo. Ancora oggi quando ascolto la musica di Coltrane mi emoziono come allora e dedico un piccolo pensiero a Marco, che ha deciso prematuramente di raggiungere altrove Coltrane.

17 luglio 1918, giustiziato l'ultimo zar di Russia

« Ammettiamo pure che in questo caso siano state violate molte regole del processo borghese e non sia stato rispettato il tradizionale cerimoniale che nella storia è sempre stato riservato all'esecuzione delle teste coronate. Ma il potere degli operai e dei contadini ha manifestato un eccezionale spirito democratico. Non è stata fatta eccezione per l'assassino di tutte le Russie, che è stato giustiziato al pari di un qualsiasi brigante. Nicola il sanguinario non c'è più. E a buon diritto operai e contadini possono dire ai loro nemici: «Avevate scommesso sulla corona imperiale? Essa è perduta, raccogliete in cambio una testa coronata vuota!».

Con queste parole il 20 luglio, tre giorni dopo l'esecuzione avvenuta a Ekaterinburg il 17 luglio 1918, un giornale locale annunciava l'avvenuta esecuzione di  Nicola II Romanov, ultimo imperatore di Russia (figlio di Alessandro III e di Dagmar di Danimarca), salito al trono nel 1896.


Quel giorno fu giustiziata l'intera famiglia reale: oltre a Nicola II, la moglie, 5 figli, la dama di compagnia, il medico, il cuoco e l'inserviente. I loro corpi vengono sciolti in acido e sepolti in modo da non renderli riconoscibili.
Nicola II aveva abdicato il 15 marzo 1917 in favore del fratello Michail (in realtà mai riconosciuto) e due giorni dopo era stato arrestato. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre l'ex famiglia reale fu affidata alla custodia del Soviet di Ekaterinburg. Gli storici sostengono una dura lotta circa le sorti dei prigionieri, da Mosca Lenin voleva un processo pubblico, mentre le ali più estremiste del Soviet locale voleva l'immediata esecuzione. Il Comitato Centrale tentò anche di prelevare i prigionieri, ma fu bloccato e l'imminente avanzata Cecoslovacca costrinse a stringere i tempi.

I resti dei loro corpi furono ritrovati nel 1990 e a seguito di complesse indagini genetiche furono identificati. Nicola II e la sua famiglia furono riabilitati nel 2008. Secondo molti Nicola II ha pagato scelte compiute da altri e da lui subite.