mercoledì 4 dicembre 2013

4 dicembre 1993: muore Frank Zappa

Frank Zappa, americano di origine siciliana, è stati uno dei maggiori geni musicali del secolo scorso. Artista poliedrico e completo che ha spaziato in tutti i generi musicali (soffermandosi tra il rock e il jazz) e più in generale nel mondo dell'arte ed in particolare del cinema e del teatro.
Autodidatta è oggi riconosciuto come uno dei maggiori compositori contemporanei.

Chitarrista eclettico (sebbene avesse iniziato suonando la batteria), a contrario di molti altri musicisti della sua epoca (molti dei quali diventati idoli più per i loro atteggiamenti o la loro vita strapazzata) , fu un preparatissimo e serio professionista.

Perfino la sua morte, avvenuta a 53 anni il 4 dicembre 1993 e dovuta ad un cancro prostatico, fu diversa da quella di molti altri della sua generazione.

Il patrimonio musicale lasciato da Frank Zappa, gestito oggi dalla sua seconda moglie, è immenso e di assoluto valore.

Poeta e pensatore, originale e quasi sempre critico. Ecco, ad esempio, il pensiero di Frank sulle droghe (tratto dall'articolo di oggi sul Fatto Quotidiano), ancora molto attuale.

"Ok, sei un ragazzino e te la vuoi spassare, esci e ti fai un po’. No, no, questo non mi dà granché fastidio. Ciò che mi preoccupa è: sei un chirurgo e fai uso di cocaina, e magari un giorno operi qualcuno e questo muore. Oppure sei un giudice della Corte Suprema, e si sta approvando una legge che va a incidere sulla vita degli Stati Uniti per i prossimi 200 anni, e lo stai facendo sotto l’influsso di stupefacenti. Oppure sei il Presidente degli Stati Uniti, perché le droghe sono dappertutto. Tuttavia penso che le droghe debbano essere controllate. L’unica maniera di finirla con il lucro dei baroni della droga è abbassare il prezzo, facendo in modo che la circolazione passi sotto gli occhi dello Stato. Chi è punito è sempre il consumatore, e le nostre carceri sono le più piene tra i Paesi industrializzati. Adesso, il problema è che questi baroni corrompono il governo e questo rinuncia a cambiare le leggi."

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