martedì 22 ottobre 2013

22 ottobre 1964, Sartre dice no al Nobel

Fece scalpore in tutto il mondo, il 22 ottobre 1964,  la decisione dello scrittore e filosofo francese Jean Paul Sartre di rifiutare, unico caso nella storia, il Premio Nobel per la Letteratura che l'Accademia di Stoccolma gli aveva conferito.


Sartre (1905-1980), è stato uno scrittore impegnato, amato da una generazione ribelle e anti-conformista. E' stato l'icona del movimento letterario dell'esistenzialismo che guardava all'avventura umana come unica, solitaria e precaria.

Nel 1964 Sartre, in odore di Premio Nobel, aveva scritto all'Accademia di Stoccolma pregandoli di desistere dalla volontà di assegnarli il Premio, che nonostante stimava, non voleva ricevere. Pare, che tale lettera fu aperta solo dopo.

All'annuncio dell'assegnazione del Premio, Sartre rinunciò "per motivi personali e obiettivi" destando molto scalpore nel mondo accademico e della cultura. Oggi si sottolinea la sua frase "nessuno può essere celebrato da vivo", come causa del suo rifiuto. In realtà le motivazioni furono più profonde, ad esempio nella prima lettera egli scrisse di non volere il premio "nè nel 1964 nè dopo". Così come le sue motivazioni, nella lettera di rifiuto,  riguardavano la volontà come scrittore "di non lasciarsi trasformare in istituzione, anche se questo avviene nelle forme più onorevoli" e la volontà di "non schierarsi nella lotta tra la cultura dell'ovest e dell'est".




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