martedì 13 agosto 2013

13 agosto 1968, fallito attentato a Papadopoulos, arrestato Alekos Panagulis

Il 13 agosto 1968, Alexandros Panagulis, Alekos per tutti,  attendeva il passaggio della limousine del dittatore greco, il colonnello Georgious Papadopoulos. Sul ponte vicino Varkiza, opportunamente minato, doveva finire la vita del colonnello, salito al potere il 21 aprile 1967 con un colpo di stato.

Tutto andò storto. L'attentato fallì e il giovane intellettuale e rivoluzionario greco (aveva allora 28 anni ed era studente di ingegneria) fu arrestato. La sua prigionia (fu amnistiato nel 1973), la sua lotta nei tribunali e il suo caso contribuirono fortemente alla caduta della dittatura, paurosa di farlo diventare un martire, che avvenne nel 1974.

Dalla sua uscita del carcere e fino alla sua morte, avvenuta il 1 maggio 1976 a causa di un incidente d'auto molto sospetto, Alekos ebbe una storia d'amore con la scrittrice italiana Oriana Fallaci. Visse per un periodo dopo la sua scarcerazione a Firenze e nel 1974 divenne deputato dell'Unione del Centro, che poi lasciò. Era diventato un personaggio molto scomodo perchè perseguitava i politici ancora in carica che si erano resi complici della dittatura dei colonnelli.

La prigionia del Alekos, fu una continua tortura. Condannato a morte, la sua condanna non fu eseguita. Evase una volta e tentò altre. Oltre alle innumerevoli torture fisiche, che sopportò con la dignità di un Uomo, passò gli ultimi tre anni e mezzo in una cella semi-interrata di due metri per tre.

Della sua prigionia e della sua storia Oriana Fallaci scrisse uno stupendo libro Un Uomo (pubblicato dopo la sua morte nel 1979).

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