domenica 3 marzo 2013

3 marzo 1944, il più grave disastro ferroviario italiano a Balvano

foto da Trenidicarta.it
Era passata da poco la mezzanotte del 3 marzo 1944 quando il treno merci speciale 8017, che trasportava legname per la ricostruzione dei ponti danneggiati dalla guerra, partì dalla stazione di Balvano, pronto a percorrere il tragitto, in grande pendenza e in galleria, che in venti minuti l'avrebbe portato alla stazione successiva di Bella-Muro Lucano.
L'ingresso della galleria
Il treno era partito da Napoli in direzione Potenza, nel tardo pomeriggio. Era molto lungo (47 carri) ed era trainato da una potente locomotiva elettrica. A Salerno, il locomotore fu cambiato con due locomotive a vapore (alimentate a carbone) poichè il tratto di linea non era elettrificato (sarà così fino agli anni '90)
Durante il percorso erano saliti a bordo quasi 600 passeggeri clandestini. Molti dei quali speravano di barattare qualche alimento in cambio di sigarette e altro donato dagli americani.
All'altezza della galleria delle armi (una galleria di 1692 metri con pendenza media del 12,8%), una volta entrato, a causa dell'umidità e del forte peso, le ruote della motrice cominciarono a slittare fino a bloccare il convoglio che si trovava per 800 metri in galleria e con fuori solamente 2 carri.
I macchinisti immissero grandi quantità di carbone nel tentativo di far riprendere la marcia al treno. La galleria era strettissima e per nulla areata. In breve la quantità di monossido di carbonio e acido carbonico saturarono l'aria, intossicando prima i macchinisti e successivamente i passeggeri.

La galleria si trasformò in breve in una camera a gas. Molti morirono nel tentativo di uscire dallo stretto tunnel. L'allarme fu dato all 5.25 del mattino, quando la locomotiva di un treno giunto alla stazione successiva potè essere distaccata e inviata in perlustrazione. Secondo le stime furono 501 i passeggeri morti (una novantina a i superstiti) , 8 i militari e 7 i fuochisti-macchinisti (solo uno si salvò).


Ecco il link al sito TrenidiCarta sulla tragedia del treno 8017

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