lunedì 18 marzo 2013

18 marzo 1965, Aleksej Leonov, il primo uomo nello spazio libero


Il 18 marzo 1965, il cosmonauta sovietico Aleksej Archipovic Leonov era destinato a passare alla storia. Egli fu infatti il primo uomo al mondo a svolgere un'attività extraveicolare - EVA - (egli era a bordo della navicella Voshhod 2) nello spazio. Per 12 minuti e 7 secondi, legato ad un cavo di poco più di 5 metri, viaggiò libero nello spazio.

La missione fu più difficile del previsto. Infatti ai già noti problemi delle attività extraveicolari (EVA) come la difficoltà a simulare situazioni analoghe a terra e al grande pericolo di impattare con detriti (a quelle velocità anche un granello di polvere rischia di trasformarsi in un proiettile), si aggiunse il fatto che una volta all'esterno la tuta, in assenza di pressioni esterne, si gonfiò e il rientro nella camera di decompressione dal piccolo boccaporto fu difficile, tanto che si dovette "sgonfiare" la tuta.

Aleksei Leonov è nato nel 1934, figlio di contadini, fu adddestrato come pilota di caccia nell'esercito. Nel 1960 fu scelto nel primo gruppo di una ventina di piloti sovietici destinati a diventare cosmonauti. Dopo essere passato alla storia per la sua "passeggiata" nello spazio, Leonov, fu più volte inserito nel programma dei voli spaziali senza mai riuscire a partire. In particolare, nel 1971, era comandante della missione Sojuz 11, quando a pochi giorni dal lancio, sospettando che un membro dell'equipaggio fosse affetto da tubercolosi, tutto lo staff fu cambiato. L'equipaggio che partì, perì a causa di un'intossicazione al rientro. nel luglio 1975, Leonov, potè tornare nello spazio facendo parte del programma spaziale condiviso tra Stati Uniti e URSS (Apollo -Sojuz) e restò in orbita per 6 giorni.
Dopo tale volo, Leonov si ritirò dal programma spaziale, divenendo conferenziere e divulgatore. Oggi si dedica soprattutto alla pittura.

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